Carlo Legaluppi ci porta nel thriller internazionale

Sabato 23 novembre la libreria ha ospitato Carlo Legaluppi e la sua trilogia thriller che ha come ultimo volume La nuova inquisizione. 

Ex bancario e ora scrittore a tempo pieno, si dedica alla scrittura di thriller con un taglio senz'altro innovativo per il panorama italiano. L'ambientazione dei suoi romanzi infatti è internazionale: dall'Irlanda, paese in cui ha prestato servizio il protagonista Alex (che, ci tiene a precisare, non è un novello James Bond), agli USA, passando per l'Italia e il medioriente. Le vicende personali del protagonista (una fidanzata che lo ha lasciato per motivi che si sveleranno piano piano) si intrecciano con vecchie amicizie e intrighi internazionali.

Ritmo, suspence, mistero, delitti, intrighi.....gli elementi per far amare i suoi romanzi ci sono tutti! Per gli amanti del genere e che finora si sono appassionati ai lavori di  McNab o Dan Brown troveranno certamente in Legaluppi un nuovo beniamino.

 

Proseguendo con la chiaccherata, peraltro piacevolissima, Carlo mi ha rivelato che nei prossimi progetti ci sono tante belle cose, fra cui anche un giallo per bambini, con una formula inedita. Sarà una collana che cresce con il bambino, quindi il primo volume per ragazzini di 6 anni, il secondo per quelli di 7 e così via. Illustrati dai meravigliosi disegni della figlia dell'autore stesso (in famiglia l'estro artistico si trasmette geneticamente) e andranno finalmente a rimpolpare il settore dei gialli studiati appositamente per gli under 11, mercato che a mio avviso è in tendenza (basta vedere il successo dei libri Frillini, la collana di gialli per piccoli lettori della casa editrice Frilli....).

 

La mia curiosità verso il processo di creazione del libro mi porta sempre a chiedere ad un autore come gli vengono le idee, da dove trae ispirazione, gli autori preferiti....

E Legaluppi ammette di leggere tanto, tantissimo e di trovare ispirazione nelle ambientazioni, da cui poi fa scaturire le trame dei suoi libri: un approccio forse inconsueto, ma di certo per lui assolutamente naturale e a quanto pare molto efficace visto lo stuolo dei fan. 

Ah, sappiate che è stato creato un hashtag #tuttepazzeperalex per tenere in contatto le fan del protagonista....

 

La serata è terminata con la promessa di rivederci, magari per il mio sogno nel cassetto: finalmente un festival del giallo qua a Cento.

Keep on working on your dreams!

 

Parlare con Luca Greco del suo libro è un viaggio.

Lo stesso viaggio che lui ha fatto in giro per il mondo per raccontare come ci siano tante persone che vivono separati da un muro dal loro vicino di casa.

Il muro di Belfast, che separa i panni stesi dai cattolici dalle finestre dei protestanti. I ricordi sanguinosi del passato contaminano anche la convivenza più o meno ordinaria dei nostri giorni.

Il muro di Hebron, città contesa da due religioni monoteiste, con posti di frontiera per attraversare un caseggiato. Lastre antiproiettile in luoghi in cui si dovrebbe solo pregare, e invece ci sono stati attentati.

Ma la storia più affascinante è senz'altro quella della popolazione del Sahara occidentale. Cacciati dalla loro terra che si affaccia sul mare, sono confinati nel deserto, dove non c'è nulla se non la loro tenacia e la loro identità.

Vecchi che tramandano oralmente la storia del loro popolo, che sperano ogni anno in un referendum per la restituzione di ciò che è loro. Giovani che magari partono per lavorare altrove, ma che ritornano a questo niente fatto di sabbia, perchè il richiamo dell'essere popolo è troppo forte.

E' davvero affascinante sentir raccontare di persone così tenaci, così ingiustamente provate dalla storia.  

Dalle nostre comode postazioni davanti al pc, ci sfugge spesso questa umanità raminga, segregata, che lotta per la propria identità.

Eppure è sufficiente una foto, potente come quella in copertina del libro, a spalancare una finestra su un mondo 'altro'. Luca sapientemente racconta l'origine di queste foto, di grandissimo impatto nella loro semplicità.

Da fotografa molto molto dilettante, non posso che rimanere affascinata dall'efficacia di questi scatti. E della vita che ci sta dietro.

Una vita avventurosa quella di Luca, che ha davvero moltissimo da raccontare di queste parti di mondo.

Invito a leggere il suo libro, ma soprattutto a capitare ad una delle sue presentazioni, davvero ne vale la pena!